Blow Up March 2004
excerpt from: "Wild folk dreamers"
by Gino Dal Soler
Hala Strana
Curiosa storia quella di Steven R. Smith, il nome dietro Hala Strana, cresciuto in una fattoria per l'allevamento degli struzzi dale parti di Fullerton, in California. I primi passi verso San Francisco intorno al 1993 ed ora Los Angeles. Musica nel cuore fin da ragazzo ed il solito retroterra punk rock o post-punk, fino ad esplorare nuove possibilita, una naturale progressione delle cose, ci racconta. Quandro era ancora a Fullerton conobbe Glenn Donaldson con cui frequento le scuole superiori, oltre ovviamente a suonarci insieme. Glenn poi incontro Loren Chasse da qualche parte a San Francisco e cosi il primo nucleo dei Thuja inizia a prendere forma. Di loro abbiamo gia detto un po' di tempo fa e non staremo qui a ripeterci, basti soltanto ricordare come ci rammenta lo stesso Steven R. Smith, che con Thuja tutto e assolutamente all'insegna dell'improvvisazione, non c'e songwriting, non ci sono prove, soltanto forme aperte: "ci troviamo insieme e facciamo musica, quello che ascolti e cio che e!" Hala Strana e un progetto assai diverso. "Per me e una sorta di sbocco verso le musiche tradizionali dell'Europa dell'Est ed in questo caso lavoro proprio con la forma canzone tipica di vecchie melodie e vedo quell che posso farci ad un livello piu personale. Hala Strana e davvero molto centrato sulle musiche tradizionali dell"Europa centrale ed orientale. Il mio prossimo cd "Fielding" che uscira per Last Visible Dog dopo una prima tiratura limitatissima ed ormai esaurita su Jewelled Antler, sara un doppio album in cui la maggior parte sono canzoni derivate da antiche melodie ungheresi, croate, rumene e albanesi. Provo una certa gioia nell'ascoltare quelle musiche ed il mio desiderio di esplorarle piu in profondita e se vuoi una sfida personale nel tentativo di crearne una mia propria interpretazione. In particolare sono le "ballate' di quelle regioni che realmente mi corrispondono. Per il resto in ambito folk mi piacciono l'Incredible String Band, Bert Jansch, Comus, Leonard Cohen, Fairport Convention, e Richard Thompson. Ma amo anche The Band, Pharoah Sanders, l'Art Ensemble of Chicago, Birthday Party, Einsturzende Neubauten, Keiji Haino, Zoviet France, Popol Vuh, Morton Feldman, e la lista potrebbe continuare..."
Tra I progetti di Steven R. Smith, non ci sono pero soltanto il respiro collettivo dei Thuja o il solitario ma lussureggiante ed aperto a possibili collaorazioni Hala Strana. C'e anche una bella manciata tra cd e cd-r di albums solo, di pura, distesa e sognante guitar music. I piu belli stanno ancora su Emperor Jones, "Lineaments", "Tableland", l'ep tutto strumentale di celebri cover di Leonard Cohen, Smiths, Muzsikas, e la "Morning Dew" di Dobson & Rose, sono tasselli da avere ed ascoltare a ripetizione, come del resto le malinconie per corde di "Autumn is the End" il cd su Darla.
"Non ci sono parametri o concetti per questi lavori. Si tratta semplicemente di suoni che non possono rientrare negli altri due progetti. Il mio piu recente cd "Kohl" che verra ristampato in vinile dalla Emperor Jones nel 2004, non contiene altro che guitar pieces senza overdubs e senza altri strumenti". Ultimamente Steven sta lavorando alla costruzione di propri strumenti perlopiu a corda; mi racconta di un salterio baritono suonato co l'archetto, di un hurdy gurdy modificato, di un violino con frets...Il suo prossimo disco potrebbe essere suonato esclusivamente su queste nuove creazioni. Senza contare la quantita di strumenti che gia egli suona. Se date un occhio alle note del bellissimo disco d'esordio di Hala Strana su Emperor Jones troverete: chitarra, cello, violino, harmonium, optigan, percussioni, accordion, flowerpot, glockenspiel, melodica, e altri ancora. "Cerco di fare della musica che porti l'ascoltatore anche se per pochi attimi, fuori dallo spazio in cui si trova al momento. Suppongo che questo sia anche lo scopo della musica psichedelica. Una sorta di "escapismo" se vuoi, almeno per me. E' musica interiore, che spero apra le porte all'immaginazione. Tutta la grande musica ha una qualita trascendente. Non so se anche la mia possiede questa qualita, certamente so che ce l'hanno I miei gruppi, artisti e dischi preferiti".